Caso Resinovich: “Vertebra T2 integra prima dell’autopsia”, il video
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Caso Liliana Resinovich, Garofano: “La vertebra T2 non era rotta prima dell’autopsia”, il video

la defunta LIliana Resinovich

Nuove dichiarazioni sul caso Resinovich a Quarto Grado: Garofano sostiene che la vertebra T2 fosse integra prima dell’autopsia.

Nel corso dell’ultima puntata del programma Quarto Grado, si è tornati a parlare del complesso caso di Liliana Resinovich, la donna scomparsa e ritrovata senza vita nel 2021 a Trieste. Al centro del dibattito, una nuova analisi sulla vertebra T2 della vittima. Tra gli ospiti del programma, l’ex comandante dei Ris di Parma Luciano Garofano, oggi consulente della difesa di Sebastiano Visintin, marito della vittima e unico indagato.

L’attenzione si è focalizzata sulla frattura della vertebra T2, ritenuta da alcuni elemento cruciale per chiarire se vi siano stati traumi pre o post mortem. Gli avvocati di Visintin, Bevilacqua, avevano richiesto una superperizia per fare luce su questo punto, richiesta però respinta dalla procura.

scena del crimine
scena del crimine al buio con prove – www.newsmondo.it

Garofano: “Siamo rimasti negativamente sorpresi della decisione del gip”

“Tanto è vero che lunedì l’avvocato Bevilacqua presenterà una impugnazione rispetto alla decisione perchè ha tagliato fuori le parti più importanti, una contraddizione rispetto alle due conclusioni medico legali e al dilemma della vertebra T2”, ha spiegato Garofano.

Secondo quanto riportato, “abbiamo documentazioni che dimostrano che quella vertebra non era rotta quando è arrivata in sala autoptica”. Garofano ha espresso perplessità sul rigetto della richiesta di accertamento tecnico, dichiarando: “Non capiamo perchè il giudice non abbia autorizzato questo accertamento, perchè bisogna limitare la verità?”.

Carmelo Abbate: “Povero Sebastiano e poveri noi tutti”

Anche il giornalista Carmelo Abbate, intervenuto in trasmissione, ha manifestato forti dubbi sull’evoluzione dell’inchiesta: “Con questa giustizia e queste procure io mi chiedo se tutto questo sia reale o sia un incubo”. Abbate ha anche sottolineato la necessità di rispetto verso la memoria di Liliana, criticando la sovrapposizione di ipotesi nel tempo: “Prima le soffitte, poi le cantine, poi le vasche da bagno…”.

“Non stanno aggiungendo nulla all’indagine a questa inchiesta strampalata… stanno solo distruggendo la reputazione di quella povera donna”, ha concluso, definendo l’intero caso una distorsione investigativa. Il tutto come scritto e riportato da ilsussidiario.net

Qui il video completo del servizio di Quarto Grado.

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ultimo aggiornamento: 6 Luglio 2025 13:34

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